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 LUCE  DI MILLE SOLI 

di  Romano Maria  Luisa

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  IL MARE IN UNA GOCCIA
 

 

Questa storia per quanto  inverosimile narrativamente parlando, rispecchia forse, il nostro percorso come esseri umani.

 

Questa è la storia di una conchiglia, forse la piu bella conchiglia che possa essere  mai esistita.. si trovava seduta su una spiaggia e si beava di guardare il suo corpicino brillare davanti al sole.. come le piaceva vedere quanto brillava.. quando i raggi del sole la illuminavano lei si sentiva davvero speciale. Il mare la cullava avanti e dietro sulla spiaggia con il  ritmico muoversi delle onde..  Il mare era per lei il suo amante..  muovendola, stringendola tra le braccia, la prendeva, lasciandola poi di nuovo felice davanti  alla luce del sole.. La conchiglia era davvero in estasi.. ogni momento che viveva,  lo viveva come se fosse l'unico eterno momento da vivere.

 

Un giorno,  mentre era cullata dalle onde, si addormentò.

Si addormentò felice nell'abbraccio del suo unico immenso amore. Il mare.
Passò molto tempo. Molto molto tempo. Infine, un giorno, la conchiglia si risvegliò.

Al risveglio percepiì che qualcosa era cambiato.. qualcosa non era come prima. Le sembrò tutto molto diverso. Infine capìì. Il suo corpo non era più lo stesso. Era cambiato. Era molto più piccola, anzi piccolissima. Cercò di guardarsi meglio e comprese che altre parti di sè, altrettanto piccolissime, era altrove sparse per tutta la spiaggia.
La conchiglia si spaventò. Gridò di dolore. Chiamò forte il mare, chiedendo spiegazioni di quanto poteva essere accaduto, ma nulla, nessuna risposta. Il mare continuò nel suo eterno andirivieni. Allora iniziò a piangere. Pianse forte, addolorata non ritrovando più sè stessa, e continuò a piangere disperata per giorni e giorni.
Nessuno rispose al suo accorato pianto, nessuno venne in suo aiuto e il pianto si tramutò in rabbia.
Non riusciva a capire come il suo unico grande amore che l'aveva sempre abbracciata, cullata, poteva averle fatto questo..  lei cosi unica, non più unita ma frammentata divisa da sè stessa.. questa cosa proprio non riuscva a comprenderla tantomeno accettarla.

In poche parole si sentiva tradita.

Passò molto altro tempo. La condizione della conchiglia ovviamente rimase la stessa. I giorni passavano e lasciavano il posto ad altri dolorosi giorni privi di comprensione circa la sua condizione e il tradimento da lei subito.

Un giorno mentre intenta a piangere di dolore vide arrivare un ragazzo sulla spiagga. Lo vide portarsi davanti al mare. Fermarsi a guardare il mare. Toccare la sue onde. Assaggiarne l'acqua salata. Lo vide inchinarsi a prendere una conchiglia.. "Oh molto meno bella di come era lei che brillava stupendamente davanti al sole!" pensò.
Vide arrivare anche un uomo, alto, con una lunga veste.   Le piacque subito quell'uomo dal portamento nobile.
Il ragazzo e l'uomo si sedettero su dei massi non lontano da lei.
L'uomo inizio a parlare al ragazzo. Il tono della sua voce era dolce ma fermo. Rassicurante ma deciso.

Parlava al ragazzo della vastità del mare, della forza delle sue onde, dei molti mari che circondano il mondo, nutrendo le sue terre attraverso i molti fiumi, sue arterie che poi sfociavano a mare. Che tutto questo era possibile grazie ai 4 elementi..  Il calore del sole-fuoco infatti asciuga l'umidità-acqua, permettendole di salire in alto in cielo-aria sotto forma di vapore formando poi le  nuvole che poi si riversano sul suolo-terra sotto forma di pioggia che tornerà poi a scorrere nei fiumi.

L'uomo spiegò al ragazzo che tutto questo è possibile grazie ad una sottilissima alchimia, la quale a sua volta sottintende la presenza di un elemento che si trova all'interno di tutto ciò che esiste ossia il quinto elemento, la Quintessenza. Non si vede con gli occhi fisici tuttavia senza di esso ogni cosa sarebbe statica, non vitale, senza vita. Quindi è la Vita stessa.
L'uomo continuò a parlare. "Vedi  tutti questi granelli di sabbia su questa spiaggia? guarda quanti sono.. eppure ognuno di essi nel passato era parte di qualcosa di molto piu grande come struttura fisica di quanto non lo sia oggi."

La conchiglia smise di piangere. Trattenne il respiro. Possibile? Possibile che stesse parlando della sua storia? Che stesse parlando proprio di lei?

L'uomo continuò nel suo racconto. "Ascolta, questi granelli sono in numero infinito come lo sono gli astri negli universi. Sono infiniti gli astri, eppure tutti insieme formano l'universo. Come il mare è formato da un numero infinito di goccie ma tutte insieme formano un unico grande corpo chiamato oceano. Eppure l'oceano stesso è contenuto in una goccia, Tutto è in una goccia, e in quella goccia è la Quintessenza della vita, che è contenuta un tutto. L'uomo  contiene la  Quintessenza nelle sue vene, nell'acqua del suo corpo, scorre nel suo sangue e irrora il suo cuore.. Tutto il suo corpo. La Quintessenza gli permette di vivere, dare vita.. Questa Quintessenza è amore. Questa Quintessenza è Luce ed è sacra. Quindi L'uomo è amore e luce. Tutti gli uomini insieme formano l'umanità, che  non è altro che un mare di Quintessenza, un oceano di gocce di luce. Ciò nonostante lo è allo stato addormentato, inconscio. Solo quando la consapevolezza  si espande nella loro coscienza solo allora questo mare di gocce di Quintessenza diviene un mare di Luce. Ognuno dovrebbe avere la consapevolezza del proprio esistere come una parte del tutto, senza la quale parte il tutto non sarebbe lo stesso. Non separati, come molti  credono, ma uno con il  tutto a cui si appartiene, di cui tutti fanno parte. Tutti credono di essere un unità separata dal tutto e questo porta a divisioni, sofferenze, lotte, guerre, errori a non finire. L'amore non toccherà mai veramente i cuori di coloro che vivono in questa separazione da sè stessi e dal mondo attorno a loro.. L'amore è unità. L'amore è verità. L'amore è sentire l'altro, vivere in sintonia con sè stessi e l'altro, perchè l'altro siamo noi. Perchè tutto è Uno. Non vi è divisione. Deve esservi questa comprensione, perchè nasca il rispetto. Solo se comprendiamo delle cose cosi basilari possiamo iniziare a ragionare come esseri umani che abbracciano altri esseri umani  in totale unità e comprensione camminando l'uno di fianco all'altro in pace e armonia."

 

"Maestro- disse il ragazzo-  Impareremo mai ad amare senza combatterci? "

Si.. impareremo presto figliolo.. impareremo presto." rispose l'uomo.

Seguì un lungo momento di silenzio.

L'uomo e il ragazzo si alzarono e lentamente iniziarono ad allontanarsi.
 

Stava calando la sera. La piccola conchiglia stava iniziando a comprendere.. quindi quando lei era più grande e si credeva la piu bella la piu amata - pensò - in realtà stava sbagliando.. In quel momento comprese. Ciò che lei aveva fortemente pianto come un tradimento in realtà era stata l'azione del tempo, l'andare e venire delle onde, che l'avevano resa parte, abbracciandola, di un più grande e vasto corpo, la spiaggia. Il normale svolgersi degli eventi l'avevano trovata totalmente impreparata, tanto era concentrata egoisticamente solo su sè stessa.. Aveva dovuto soffrire per cercare di nuovo l'unità, per poi ritrovarsi veramente.

 

Guardò il cielo. Raramente aveva mai alzato lo sguardo al cielo. Quella sera volle farlo. E vide tutte le stelle che iniziavano a splendere. Improvvisamente si commosse, e pianse perchè il suo cuore si era espanso nella bellezza di quella visione.. e in quell'espansione comprese, e accolse il tutto come parte di sè stessa, vide e accettò sè stessa come parte del tutto. Era di nuovo felice.

Le stelle in cielo emisero il loro misterioso brillare, e una luna piena si alzò in cielo. Tutti i minuscoli frammenti della conchiglia si illuminarono di un unico riflesso di luce argentea e fecero risplendere tutta la spiaggia al chiarore lunare.
Le stelle ne ammirarono il bagliore.

NOTA: il simbolo della conchiglia è stato qui scelto  come simbolo di acqua, di vita, di nascita e purificazione. Si credeva anticamente che le conchiglie avessero virtù magiche e che siano simboli di fertilità. Molti sono i nessi con le cerimonie della vita.